Lamezia Terme – Grande successo per la commedia “La casa chiusa”

t1Ha entusiasmato e divertito il pubblico calabrese che ha assistito al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme alla commedia in dialetto pugliese “La casa chiusa”, interpretata dai bravissimi attori della compagnia “La banda degli onesti” di Altamura (Bari), nell’ambito della quarta edizione della rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, promossa e organizzata dall’associazione “I Vacantusi”.
Ricca di doppi sensi e soprattutto coinvolgente, la commedia in due atti scritta e diretta dal regista Silvano Picerno, grande protagonista in scena,  è riuscita a conquistare gli spettatori presenti in sala fin dalle primissime battute. Un crescendo di situazioni e battute esilaranti, che hanno divertito fino all’ultimo minuto il teatro che, anche in questa occasione, ha registrato il tutto esaurito. Il tutto condito da un inconfondibile dialetto pugliese che ha reso le scene ancora più accattivanti e divertenti.

I protagonisti sono due fratelli: un delinquente ed un sacerdote. Quest’ultimo è costretto ad ospitare in casa sua una prostituta, accettando i ricatti del fratello che, a sua volta, è alla mercé di un grosso boss mafioso, suo complice in una rapina in banca, Pasquale “u zuzzusu”. Ne scaturisce una situazione paradossale che determina una serie di momenti esilaranti, conditi da episodi anche drammatici, in cui vengono denunciate “sottovoce” problematiche di grande attualità. E’ la commedia del rovesciamento delle parti: il bene e il male, il morale e l’immorale, la legge divina e quella umana, con continue mescolanze e mutamenti di sorta. t12E’ la commedia degli argomenti scomodi: prostituzione e Chiesa, affrontandoli dall’interno, senza ipocrisie e condizionamenti. E’ la commedia della ridicolizzazione delle “divise”, intese seguendo la filosofia di Totò, ossia quella della divisione dell’umanità in “uomini e caporali”. La casa chiusa è un testo brillante che affronta temi scottanti con leggerezza e brio, lasciando lo spettatore libero di riflettere e giudicare. Bravissimi gli attori in scena, Silvano Picerno, Giorgio Zuccaro, Leo Coviello, Franco Laico, Antonella Macella e Manuela Coluccino, che sono riusciti con estrema bravura a raccontare una storia a dir poco paradossale, ovvero la creazione di una ‘casa chiusa’ per prostitute all’interno dell’abitazione di un sacerdote,  un po’ succube e un po’ tiranno del fratello delinquente.

Grande soddisfazione è stata espressa dai direttori artistici della rassegna, Nico Morelli e Walter Vasta, per il successo ottenuto da “La banda degli onesti”, esibitisi per la prima volta in città. Alla compagnia di Altamura, così come è avvenuto per gli altri attori che si sono esibiti nell’ambito della rassegna, è stata donata una scultura a forma di maschera realizzata dall’artista Alessandro Cavaliere. La commedia ha ottenuto in poco tempo 10 premi: migliore spettacolo e maggior gradimento del pubblico al XIV Festival di Teatro ad Arezzo, migliore spettacolo e miglior attore non protagonista al X Festival “Sipario Aperto” a Paestum, maggiore gradimento del pubblico e miglior attrice protagonista al Festival del teatro Skenè a Frattamaggiore, miglior attrice alla I Rassegna “Sarà.. teatro” a Castrovillari, menzione speciale alla I Rassegna “Sarà.. teatro” a Castrovillari, secondo posto assoluto alla Rassegna “Sipario d’Argento” a Rossano e miglior attrice protagonista alla Rassegna “Amattori” a Gravina di Puglia.

 

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