Mareggiata e presunte macine

POLIPORTOgennaio2015 (12) Poliporto dev’essere grata al Solstizio d’inverno che scatena le mareggiate e porta alla luce qualcosa per qualche giorno; altrimenti non se ne curerebbe nessuno di quelli che contano, a parte un convegno l’anno per promettere sfracelli cui non fa seguito mai niente. Basterebbe una ricognizione subacquea.

 Durante questi simposi, tutti a ripetere il mantra che le cavità rotonde, ben visibili anche in queste foto, sono macine. Hai voglia di obbiettare:

  • il materiale è friabile, per nulla adatto a fare macine;
  • le nostre colline e montagne cono pieni di ottimo e solido granito;
  • di cavità, a Poliporto, se ne vedono a decine; aggiungasi che lo stesso accade a Bruzzano, a Giardini Naxos, a Capo d’Orlando e in vari altri luoghi, e uno si chiede dove potesse esserci una tale richiesta di macine da mulino.

POLIPORTOgennaio2015 (5) Molto più probabilmente si tratta di un’industria del sale, da ottenersi con l’evaporazione. Le forme rotonde asportate potevano essere utilizzate per materiale da costruzione, e questo ne spiegherebbe la sagoma. Se ne vedono tre a Soverato “Vecchio”.

 I piccoli misteri di Poliporto sono come mai una parte del lavoro appare interrotta, o abbozzata o scavata a metà o appena iniziata. E chi erano, quelli che andavano riusando i campi di rovine?

 Più facile determinare l’epoca: dopo il definitivo abbandono delle coste e la collocazione sui colli dei paesi fortezza (“kastellia”, “castìeri” in dialetto), dunque dopo il X secolo.

 Chiamiamo Poliporto quei ruderi per la denominazione, anche ufficiale, della piccola marina di Soverato fino al 1881: Santa Maria di Poliporto.

 Quanto all’etimologia e alla storia… ma via, amici, fate qualcosa ogni tanto anche voi. C’è in libreria il volume “Soverato” della Rubbettino, collana Città della Calabria, il cui primo capitolo, “Tre millenni”, mio e di mia figlia Elisa, racconta tutto dai Siculi all’anno Mille e oltre. Non fate finta di non saperlo; e comunque ora lo sapete.

Ulderico Nisticò

 

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