Beni culturali deserti in Calabria

Soverato Vecchio Squinzi, il presidente di Confindustria, è uno che non parla in politichese, bensì diretto e duro. Trovandosi a Crotone, ha informato gli astanti che i siti culturali del Sud e quelli della Calabria vantano la bellezza di 38 (trentotto!!!) visitatori al giorno, con la sola esclusione di Pompei e dintorni. Trentotto, nemmeno quaranta! Come dire che il turismo culturale è utilizzato quasi zero.

 Magari qualcuno penserebbe che non c’è niente da vedere. E no, ragazzi, non è affatto così, e qui vi do un breve e non esaustivo elenco di luoghi meritevoli di essere visitati:

  • protostoria e antichità greche e romane: Grotta di Papasidero; Blanda di Tortora; Terina; Acconia; Museo ed emergenze di Vibo V.; Medma di Rosarno; Museo ed emergenze di Reggio; Locri; Caulonia di Monasterace; Scolacio di Borgia; Era Lacinia e Museo di Crotone; Sibari – Thuri di Cassano…
  • memorie bizantine: Paola, chiesa di Sotterra; Santa Maria di Tridetti; San Giovanni Teresti a Bivongi; Monte Stella a Pazzano; chiesetta di Sant’Andrea Ionio; San Marco e il Patirion e altro a Rossano…
  • castelli di Castrovillari, Cosenza, Martirano, Nicastro, Vibo, Scilla, Reggio, Gerace, Stilo, Squillace, Tiriolo, Belcastro, Santa Severina, Isola CR, Crotone, Cirò, Corigliano, Rocca Imperiale, Roseto CS…
  • chiese e monasteri: S. Francesco di Paola, San Leoluca, cattedrale di Tropea, cattedrale di Gerace, certosa di Serra SB, collegiata di Cropani, cattedrale di Santa Severina, cattedrale di Rossano…
  • borghi dall’urbanistica tipica, innumerevoli, e perciò ricordo solo quelli del nostro territorio: Caulonia (Castelvetere), Stilo, Guardavalle, Badolato, Sant’Andrea, Davoli, Cardinale, Petrizzi, Montauro, Stalettì, Squillace…
  • borghi abbandonati, tantissimi; ricordo: Cirella, Soverato “Vecchio”, Cerenzia…
  • città d’arte: Cosenza, Taverna, Catanzaro…

 Eccetera. Come mai tutta questa roba interessa solo a 38 persone? Intanto perché la roba c’è e nessuno glielo fa sapere. Sono curioso: quanti turisti di Soverato sono mai andati a vedere la Pietà del Gagini? Sono ancora più curioso: quanti soveratesi plurilaureati sono mai andati a vedere la Pietà del Gagini? Manca dunque ogni organizzazione del turismo culturale.

 Manca ogni fantasia: non c’è un balcone di Giulietta, un leggio e letto di Paolo e Francesca… Un film, un racconto, una storiella… Mai: nelle coltissime e ottuse teste dei Calabri c’è lo stesso meccanismo del computer, vero / falso. Per questo i nostri amati Bronzi si chiamano A e B come i moduli delle tasse! Una leggenda, un romanzo… mai!

 In compenso, c’è qualche dotto che crede allo sbarco di Ulisse. Attenzione, non al mito, non a una storiella: proprio allo sbarco, con tanto di ricevuta fiscale dell’albergo dove alloggiò. Provate a spiegare cos’è un mito, cos’è la mitopoiesi… inutile, le cose sono o vere o false come nella scheda del computer.

 Mandiamo i Bronzi a Milano, amici miei: tra i milioni di visitatori dell’Expo, ci sarà qualcuno dotato di più vivace fantasia? Magari impareremo a fare anche noi turismo culturale come a Verona, dove il balcone è falso, però la gente fa la fila.

Ulderico Nisticò

 

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