Le primarie fallite della Stasi

regionecalabria Un mesetto fa la presidente supplente della Regione, la Stasi, s’inventava le primarie dei partiti a spese della Regione, cioè anche mie; e fissava la data del 4 luglio.

 Fattesi le ore 23,59 del detto 4 di questo mese, si accorgeva che nemmeno un cane randagio aveva affacciato la pretesa al trono. Ovvio, per quanto diremo più avanti.

 La Stasi dovrebbe piangere e vergognarsi, per il fallimento della sua bella pensata caduta nel vuoto: e invece dichiara la sua soddisfazione con queste precise parole: “il fatto che non vi sia stata alcuna richiesta ci consente di avere un forte risparmio in termini di spesa…”. Parsimoniosa e buona massaia, la Stasi! Non mi suona molto logico però che prima abbia deciso, Dio solo sa perché, la forte spese, e poi sia così contenta di non doverla affrontare. Eh, come direbbe il vecchio Giovenale, difficile est satyram non scribere; ovvero, in parole povere, le battute te le tira.

 Perché nessuno si è fatto avanti? Beh, lo spiegavo l’altra volta e ora lo ripeto: nel centro(destra) si contano più aspiranti alla presidenza che iscritti; nel centro(sinistra) continua la lotta intestina a colpi di annunziate e abortite dimissioni. Partiti e agglomerati in così evidente stato comatoso, come potrebbero affrontare persino le primarie, sia pure a spese della Regione?

 Del resto in Calabria – anche altrove, ma qui parlo della mia terra – non esistono né idee né ideologie né partiti, e centro(sinistra) e centro(destra) sono pretesti interscambiabili per gestire posti e poteri. O, come spiritosamente mi diceva a botta calda un mio amico, “non fanno le primarie, però sanno nominare i primari!”

 Questa classe politica – diciamo così! – si presenterà, primarie o no, a novembre, più, molto più probabilmente in primavera; e trenta di loro saranno sicuramente eletti; e con una maggioranza qualsiasi faranno una Giunta, che non sarà capace manco di spendere i fondi europei: provate a chiedere un sostegno per qualche attività culturale degna di questo nome, e vedrete cosa vi rispondono.

 Sarà dunque una Giunta di centro(destra) o una di centro(sinistra)? Spiegatemi la differenza, per favore.

 Intanto l’opinione pubblica calabrese è muta come la Muta di Portici: muti i giornalisti sostenuti, muti gli scrittori iperforaggiati, muti i rettori e i professori delle innumerevoli università, muti gli ecclesiastici, muti tutti tranne chi scrive. Il quale, cioè Ulderico Nisticò, è perfettamente consapevole che scrive per suo personale svago e non sarà seguito da nessuno.

Ulderico Nisticò

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *