Ospedale e treni, con qualche speranza

trenop Il Meridione d’Italia è un’area sottosviluppata rispetto alla Nazione; la Calabria è sottosviluppata anche di fronte al Meridione; lo Ionio è sottosviluppato rispetto alla Calabria: insomma, siamo messi malissimo, e prima il caso Ospedale, ora il caso treni lo dimostrano a sufficienza.

 Spiace scriverlo, ma se ci tolgono la linea per Lamezia, la ragione profonda è che in treno a Lamezia non ci va nessuno, e non ci andrebbe nessuno manco se fosse il meglio della TAV e vetture magnetiche sospese come in Giappone con aria condizionata e profumo dell’Eden. Sì, va bene, qualcuno che va da qualche parte piglia i treni veri o gli aerei a Lamezia; ma è tutto qui, e per il resto niente economia, niente scambi di merci o affari… E se proprio qualcuno deve andare a Lamezia, sono 40 minuti di macchina.

 I turisti, dice qualcuno… eh, mica siamo a Tropea, qui, a Parghelia, dove ci sono i villaggi turistici a cinque e più stelle, e mandano gli autobus a prendere i forestieri all’aeroporto. Qui si contentiamo dei parenti emigrati e di qualche organizzato che non ha bisogno del treno.

 Aggiungasi che il territorio pomposamente detto il Soveratese conta, politicamente, meno del due di coppe quando la briscola è a spade: non esprime un qualsiasi senatore, deputato, consigliere regionale; e nemmeno uno qualsiasi che pesi qualcosa all’interno di qualche partito e roba del genere. Il territorio è campo di caccia… no, di pesca a strascico di qualsiasi forestiero. Non mi fate addurre esempi recenti e recentissimi.

 Perciò se devono risparmiare su qualcosa, risparmiamo su di noi, sapendo che dopo un poco di chiasso, qualche protesta verbale, qualche parola roboante, finisce lì.

 Beh, la vicenda di Ortopedia ha avuto buon esito con un’azione decisa dei sindaci, Soverato in testa. Vero. E allora bisogna continuare così:

    1. Superare la frammentazione in 28 Comuni con una popolazione totale inferiore alla suddetta Lamezia Terme da sola. Occorre una sorta di coordinamento permanente, una specie di provincia surrettizia, che affronti le grandi questioni in maniera organica. Pensiamoci.
    2. Rappresentare il territorio in tutte le sedi politiche, economiche e culturali, deponendo ogni sudditanza psicologica e millantata amicizia con Questo e Quello. Tanto finora non ci ha dato mai niente nessuno.
    3. Pretendere adeguata attenzione da stampa e tv.

 Se no, proteste e poesie lasciano il tempo che trovano; come successo finora.

Ulderico Nisticò

 

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