Alla gueerraaa!!!

…ad esempio, ieri mattina…

All’improvviso per la strada si avverte un urlo.

 – Peperèpepè… pepè!! Peperèpepè … pepè!!

 Gelsomino corre fuori spaventato e si trova davanti ad un curioso vecchietto, vestito in modo alquanto strampalato.

 – Che succede?
 – Allaaarmee! … Allarmeee!
 – Che fa? Dove va?
 – In guerra figliuolo!
 – Con l’insalatiera in testa?
 – Il mio elmo. Ti piace?
– Emh… sì! Fa pendant con l’imbuto appeso al collo.
– Il mio scudo al viso. Bello, vero?
– Come no! E, di grazia, dove va?
 – Alla conquista della Kamchatka! L’antica nazione del …
 – Del Risiko … Qualche volta ci ho giocato. Lo ricordo, è sulla tavola…
 – Del mondo, figliuolo. Cos’è il mondo se non una vecchia e grande tavola da gioco? E noi da lì partiamo per tenerci pronti.
– Per cosa?
– Per la guerra del mondo.
 – Addirittura!
 – Vieni … vieni a vedere con i tuoi occhi.

 Gelsomino l’accompagna in aperta campagna. Non molto lontano dalla città incontra un gruppetto di persone, che scavano una buca, quasi una trincea da Prima Guerra Mondiale.

 – E … e voi che fate?

 Un altro vecchietto si avvicina …

 – Che ti sembra? Alcuni scavano e altri scrivono.
 – Posso immaginare perché quelli scavano, ma voi che ci fate con la penna in mano? Guarda quanti fogli avete compilato, che dovete fare?
–  Scrivere! E scriveremo!
– A chi?
– A nessuno. Lo facciamo per ricordare come si scrive.
– Qualcuno l’ha dimenticato?
– Senza computer saresti in grado di scrivere? Senza un programma che ti corregga gli errori saresti in grado di preparare una missiva? La tua grafia è di facile lettura?
 – Quante domande!
 – Senza risposte. E voi giovani che non studiate la guerra neanche sui libri … neanche domande fate più, perché tanto credete che a voi non tocchi mai … e quando la corrente elettrica salterà al primo missile … voi non saprete che fare!
– Tataràtatà … Tataràtatà!
– Chi è?
 – Mio fratello! Ha 87 anni.
 – Che fa? Spara?
 – Si allena …
 – Ma siete tutti fissati!?
 – Visto in TV? Giovani che vanno in piazza e urlano la loro ansia di libertà, poi il vicino di casa li gela tutti … tira due dadi e vince la Crimea!
– Non sta bene, lo so, ma che possiamo fare?
– Non dimenticare le guerre del passato e avere paura di quelle che potrebbero venire. L’uomo è troppo fragile per ammettere di esserlo e troppo stupido per cascarci di nuovo! Oggi la Crimea, domani la Siria, dopodomani Israele … e noi in mezzo … sempre!
– Ho capito… Scusate, è tardi.

 Gelsomino va via. Sconsolato e con le braccia aggrappate alla testa. Pensava di essere un granello di sabbia  nell’universo e ha appena capito di essere un petalo delicato posato su una polveriera, piena di stupidità ed orgoglio umano …

 

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