Soverato – Il 31 Luglio 2014 Seminario – La questione RSU, da rifiuto a risorsa

LocandinaNegli ultimi anni, la gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani si è allontanata dalle finalità e dalle opportunità offerte dal quadro normativo vigente.
Nell’ultimo decennio, il recepimento delle direttive europee ha affidato alle comunità gli strumenti per costruire una serie di percorsi virtuosi e sostenibili nel trattamento dei rifiuti, in più, lo sviluppo dei network informatici, ha fornito maggiori possibilità nello scambio di esperienze vincenti e innovative.
Viste le premesse è lecito porsi qualche domanda:
1. Perché la gestione dei rifiuti è ancora un problema per un gran numero di amministrazioni locali?
2. Perché le modalità di raccolta e smaltimento previste dalla normativa sono tuttora in gran parte disattese?
3. Perché, con un quadro normativo unico, sul territorio esistono ancora cosi tante differenze nella gestione, nelle finalità e nei risultati della raccolta dei rifiuti solidi urbani?
4. L’idea che i rifiuti possano trasformarsi in una risorsa per le amministrazioni locali è una leggenda metropolitana o ha un fondamento?
Partendo dalla ferma volontà di dare una risposta concreta a questi interrogativi e di tentare di risolvere le problematiche da cui hanno origine abbiamo pensato di proporre alle amministrazioni locali e agli addetti al settore una serie di idee che partono da pochi, semplici presupposti.
In primo luogo, la gestione del ciclo dei rifiuti rappresenta, oggi, per gli amministratori ed i dirigenti pubblici un aspetto di fondamentale importanza soprattutto per tre motivi:
• Le prescrizioni normative affidano sempre maggiori responsabilità ai Sindaci ed alle Giunte Comunali, chiamati in prima persona a sovraintendere, gestire ed anche a rispondere delle inefficienze del processo
• Le ricadute positive in termini di vivibilità del territorio, di livello di qualità della vita, benessere dei propri concittadini che discendono dall’attuazione di una soluzione razionale e vincente, sono elevatissime e, soprattutto in contesti dalla forte vocazione turistica come quelli calabresi, rappresentano degli eccezionali strumenti per far ripartire lo sviluppo e creare nuove fonti di reddito.
• E’ possibile, e pertanto fortemente auspicabile, adottare soluzioni che non solo permettano nell’immediato di abbattere drasticamente costi di gestione oggi decisamente onerosi ma che, addirittura, permettano all’amministrazione di trasformare la gestione di rifiuti una nuova forma di auto-finanziamento
Se escludiamo fenomeni legati alla corruzione o alla criminalità organizzata, molti dei fallimenti nella gestione dei rifiuti dipendono dalla difficoltà per le amministrazioni locali di confrontarsi con un quadro normativo semplice che però, per essere attuato a livello comunale o comprensoriale, richiede specifiche conoscenze nel campo delle scienze ambientali ( e, secondo chi scrive, anche dei più importanti percorsi di decrescita), conoscenze che normalmente non fanno parte del bagaglio formativo e delle competenze proprie di chi è chiamato ad amministrare le istituzioni, dei professionisti comunemente presenti all’interno degli uffici tecnici, degli operatori addetti alla raccolta.
Per questo motivo, molti buoni propositi rimangono inattuati a causa dell’impossibilità di trovare una strada percorribile per arrivare alla realizzazione anche delle migliori proposte gestionali e non esiste omogeneità territoriale nel raggiungimento degli standard previsti dalla legge (dove un amministratore o un tecnico ha le conoscenze necessarie i rifiuti si trasformano – come detto in precedenza – in risorsa, altrove restano un problema due volte a carico delle comunità).
Tutto questo potrebbe essere superato con il progetto di un percorso che partendo dalla situazione corrente di un comune o di un comprensorio disegni delle tappe di avanzamento verso la piena attuazione di tutti gli strumenti messi a disposizione dalla normativa per abbattere i costi (monetari e ambientali) della raccolta e trasformare la gestione del R.S.U. in una risorsa per le comunità.
Un percorso durante il quale amministratori, tecnici e operatori siano affiancati e formati dall’affiancamento di professionisti in possesso di elevata specializzazione in materia e durante il quale tutte le esperienze maturate finiscano nell’elaborazione di un software di gestione che diventerà un’utile strumento per dare continuità al progetto, per poter diffondere il progetto in altre realtà, per facilitare la formazione dei cittadini e la loro partecipazione alla gestione trasparente della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
OCCASIONE COFINANZIAMENTO EUROPEO
Il progetto fin qui descritto si trova in perfetta sintonia con la strategia “Europa 2020” che si propone di far diventare l’Unione Europea un’economia intelligente, sostenibile e solidale.
Tra le sette iniziative prioritarie individuate dall’Unione, di particolare rilevanza ai fini del progetto è quella denominata “Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse”, nell’ambito della quale è stato recente pubblicato un Bando (Call for Proposal) che cofinanzierà in tutta Europa progetti per oltre 280 milioni di euro.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata ad ottobre 2014.
Si tratta di un’occasione unica che permetterebbe di centrare contemporaneamente due importanti obiettivi strategici: iniziare un percorso virtuoso ed innovativo nella gestione dei rifiuti (in grado già da solo di autofinanziarsi a regime) e provare ad intercettare un finanziamento europeo che non fornisca solo risorse economiche

 

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