“La Vela” risponde al documento di “Badolato in Movimento” …

Nicola Parretta prosegue il suo brillante cammino

A seguito dell’increscioso e spiacevole avvenimento che il 3 luglio ha sconvolto la comunità badolatese, i sostenitori del Movimento “La Vela”, e più in generale la stragrande maggioranza dei cittadini badolatesi, con insistenza e continuità ci hanno chiesto di assumere pubblicamente una presa di posizione a sostegno del Sindaco Nicola Parretta e dell’intera Amministrazione Comunale. Ci siamo confrontati con il Sindaco che ci ha pregati di non farlo e di lasciare a lui stesso l’onere di difendere la sua persona e l’operato dell’amministrazione comunale da lui diretta. Ne abbiamo sofferto e non poco. Avremmo voluto gridare pubblicamente e a gran voce tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà al sindaco. Avremmo voluto in modo determinato replicare a chi, ergendosi a giudice, emetteva sentenze e condanne. A quanti – ad amor del vero pochissimi – gettavano fango sulla persona di Nicola Parretta. A coloro che, ignari o fingendosi tali, pubblicavano documenti che gettavano discredito sull’intera comunità badolatese. Come si può pensare di trattare così male il proprio paese e il primo cittadino che lo rappresenta?

Abbiamo rispettato la volontà del nostro Sindaco e, pur con grande sofferenza interiore, siamo stati in silenzio. Siamo stati però sempre vicini a Nicola Parretta, in tutto il  percorso che aveva deciso di seguire; siamo stati con lui alla conferenza stampa tenuta a Catanzaro, apprezzandone la determinazione e risolutezza con le quali ha affrontato la stampa rispondendo a tutte le domande dei giornalisti  – anche a quelle che ad alcuni potevano apparire spinose o pungenti – e rivendicando la sua piena e assoluta estraneità ai fatti che gli venivano contestati;  abbiamo pienamente condiviso la scelta di non dimettersi, abbiamo apprezzato la richiesta fatta a gran voce di avere nel Comune di Badolato una seconda Commissione d’accesso; abbiamo – infine – espresso la nostra piena soddisfazione nel sentire che era volontà del Sindaco sottoporsi al giudizio del Consiglio Comunale e dell’intera cittadinanza. Tutto questo lo abbiamo fatto non per partito preso, ma perché eravamo e siamo pienamente convinti dell’innocenza di Nicola Parretta. Lo abbiamo fatto perché conosciamo a fondo la sua statura, il suo percorso di vita, il suo senso dell’altruismo e generosità e la sua integrità morale. Lo abbiamo fatto perche’ pienamente consapevoli dell’amore profondo che da sempre Nicola Parretta nutre per il nostro paese assolutamente certi che solo questo grande amore per Badolato lo ha spinto ad un sacrificio cosi’ grande di fare il Sindaco della nostra cittadina pur vivendo e lavorando nella citta’ di Roma. Queste nostre sincere convinzioni le avremmo voluto esternare in documenti pubblici ma, per rispettare la volontà di Nicola Parretta, ci siamo limitati a condividerle amichevolmente, giorno dopo giorno, con tutta la cittadinanza.

Dopo aver letto però la nota-documento del laboratorio politico-culturale “Badolato in Movimento” che, a nostro modesto avviso, poteva anche piu’ brevemente essere firmato dal solo ed unico autore, non potevamo più tacere. La nostra piena convinzione e’ che il documento e’ frutto esclusivo di un solo autore spinto da veleni, rancori ed odio  personale nei confronti di Nicola Parretta e che si maschera dietro ad un fantomatico movimento. Infatti se nella bellissima favola di pinocchio il burattinaio del gran teatro dei burattini si chiamava Mangiafuoco, a Badolato c’e’ chi gli fa concorrenza e invece di “mangiare fuoco” “Respira aria strana”, saltando da un movimento all’altro e divulgando con i vari stemmi dietro i quali si nasconde comunicati identici, facendo credere di essere un grande stratega della politica. L’aria di fine legislatura molto probabilmente viene respirata nelle quattro mura di  un movimento professatosi di cittadinanza, aperto al confronto e alla discussione, ma che ha creato in realtà sin da subito solo false illusioni in tante persone che ad aprile hanno iniziato a seguirne le assemblee, numerosi e speranzosi di vedere nascere una nuova forza priva di blocchi mentali e svincolata da giochi politici. Niente di tutto questo tanto che allo stesso movimento e’ bastato il solo mese di aprile per sconfessare non uno, non due, ma tutti i punti di un decalogo fatto di belle parole, in parte anche esse scopiazzate da altre centinaia di regole reperibili sul web.

Un laboratorio di idee e applicazioni” leggiamo nel primo punto del decalogo: qualcuno le ha viste mai? Un paio di comunicati, forse qualcuno in piu’, in sei mesi di attività i cui contenuti RECITANO SEMPRE LO STESSO COPIONE, mai scritti per proporre qualcosa ai cittadini ma solo contro una persona. Ma non doveva essere un movimento “fabbrica di idee e contenuti da trasformarsi in applicAzioni”? Si e’ capito immediatamente di che pasta era fatto: si e’ dichiarato “fuori da ogni logica politica, eccetera, eccetera”, su carta avrebbe messo al bando i precedenti amministratori o vecchi politici, eccetera, eccetera, per poi insinuarsi nelle dinamiche di un partito esistente da lungo tempo e metterlo sotto scacco fino all’ultima ora utile per la presentazione delle liste elettorali, per traghettarlo verso un vero e proprio suicidio con farneticazioni di ogni tipo, fuori ogni logica di controllo, prima, durante e dopo le votazioni che hanno visto il nostro movimento vincere e Nicola Parretta proseguire nel suo mandato da sindaco. I fatti premiano e non le fantasie, e di fatti in questi primi cento giorni ne abbiamo realizzati fin oltre le nostre aspettative.

Bel modo di smuovere le coscienze dei cittadini quello di “Badolato in Movimento”. Non una proposta, poche idee confuse, non un solo confronto, MA SOLO POLITICA DEL CONTRO. E’ proprio questo modo di fare politica che ha reso l’aria pesante, non a Badolato pero’, MA NEGLI STESSI AMBIENTI OPERATIVI DEL MOVIMENTO, a tal punto che gia’ dopo le prime settimane lo stesso movimento ha registrato un deflusso di giovani che probabilmente poco hanno a che spartire con chi baratta o usa i loro voti. “Faremo continue assemblee e apriremo dei tavoli di discussione e confronto”. Per quale data e’ indetta la seconda assemblea? No, perche’ la prima risale ad aprile. Andiamo, per cortesia, un po’ di serieta’. Vogliamo parlare  di politica oppure intendiamo ragionare come degli infanti? Lo sanno tutti che la fascia di eta’ del “Questo e’ mio, questo non e’ tuo” appartiene ai bambini. Cosi’ come appartiene agli adolescenti il vecchio metodo copiare dal vicino di banco. Le idee non si copiano e quando non si ha un’idea concreta non si puo’ pensare di acquisire consensi accusando le idee degli altri. E’ elementare: A, B, C. Ma esiste qualcosa di propositivo che puo’ nascere dalla mente di questa persona senza mettere in ballo in nostro Nicola Parretta? Se lo chiede tutto il paese.

E’ talmente palese la volonta’ dell’amministrazione comunale di andare avanti che si scade nel ridicolo scrivendo sempre le stesse cose da mesi. Peggio ancora quando (probabilmente senza rendersene conto) si insinua scrivendo nero su bianco che la giustizia possa fare un percorso diverso da quello tracciato dalla legge solo perche’ a Badolato viene regolarmente svolta una stagione estiva programmata tra l’altro da mesi. Quante sciocchezze!

Invitiamo il Sindaco Parretta a gettare la spugna” scrive il movimento. Cosa? Gettare la spugna? Già solo questa frase racchiude il livello dei ragionamenti pseudo politici elaborati sempre dall’autore di questi scritti. Ma c’è di peggio, a legger le contraddizioni di questo come di altri documenti prodotti dal nostro antagonista: “C’è il rischio (cosa che sta succedendo in tanti altri Comuni) che proprio la gestione commissariale possa portarci ad un brusco aumento delle tasse comunali”. Ma come? Questa frase ha dell’incredibile: il commissariamento potrebbe aumentare le tasse e “Badolato in Movimento” invoca a gran voce il commissariamento chiedendo le dimissioni di chi le tasse non le ha MAI aumentate garantendo i servizi?

 Giusto per chiarezza definitiva e in risposta agli altri numerosi comunicati che chiederanno di gettare la spugna spieghiamo in modo elementare il concetto:

Nicola Parretta NON si dimette (chiaro?), e’ stato lui per primo a richiedere l’intervento della commissione d’accesso certo che il suo operato è stato portato avanti in questi anni in modo trasparente ed onesto. In modo determinato porterà avanti il proprio cammino secondo quanto promesso ai cittadini i quali, benché qualcuno voglia convincere probabilmente se stesso del contrario, sostengono Nicola Parretta in modo ancora piu’ deciso di prima. E’ abbastanza chiaro il concetto? Speriamo di si anche perché e’ impossibile spiegarlo in modo ancora piu’ elementare di così.

Concludiamo dicendo che visto che il copione è sempre lo stesso e che e’ convinzione diffusa che i documenti sono frutto dello stesso autore, non lo invitiamo a smettere di scriverli ma a cercare la risposta ai suoi prossimi comunicati tra le righe di queste nostre dichiarazioni. Ove cosi’ non fosse e veramente il documento fosse frutto di “Badolato in Movimento” ci domandiamo e chiediamo dove e’ stato questo laboratorio in questi mesi ma soprattutto chi rappresenta a Badolato.

Ci chiediamo ……

 Il Movimento La Vela

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