Un naufragio del 1887

Chiesa Madonna di Porto SalvoHo trovato questo documento, che ora è affisso nella chiesetta di Portosalvo; ma forse è bene farlo conoscere ai lettori di Soveratoweb.

Tonino Fiorita

 Proposta per la onorificenza al valore di Marina al Capitano Caminiti Rocco di Filippo ed altri, pel salvataggio della Ciurma di un Brigantino Ellenico

 L’anno milleottocentottantasette, nel giorno  del mese di Febbraio, venne nella propria casa del Sig. Ferrigno Vincenzo Sindaco convocata la Giunta Municipale coll’intervento del Sig. Giovanni Desinopoli Segretario Comunale. Fatto l’appello nominale risultavano presenti 1.Ferrigno Vincenzo Sindaco 2.Sangiuliano Giuseppe Assessore, Calabrò Cosimo supplente. Il Presidente, dichiarando aperta la seduta, ha riferito:

 Il giorno 10 andante, alle 2 p.m., con un temporale violento est-sud-est, che rendeva tempestoso il mare e con una grossa e fitta pioggia, apparve una grossa nave all’altezza di Soverato Marina, ed approssimatasi a circa 5 kilometri, dalla rotta che seguiva e dal modo di manovrare chiaramente appalesavasi correre a discrezione del vento e non poter essere più governata. Gli abitanti di questa Marina accorsero al lido volenterosi di scongiurare una grande e imminente sciagura e tra i marosi che frangevano violenti, impedivano e rendevano pericoloso di affidare alle onde un’imbarcazione, né qui per sventura si hanno battelli da salvataggio.

 Ciononostante, di un tratto il Capitano di Marina Mercantile Rocco Caminiti di Filippo, nativo di Acciarello in Provincia di Reggio Calabria, pieno di abnegazione e incurante della vita, raccoglieva intorno a sé individui che lo seguivano coraggiosamente, e lanciava in mare un battello qualunque approfittando dello istante in cui le onde rompeano con minore violenza contro la riva. Lottando e lungamente coi marosi, riescono ad avvicinare la nave, che riconoscono  essere di nazionalità greca, carica di frumento, proveniente da Costantinopoli e diretta per la Riviera Ligure; ai fianchi aveva aperta una falla tale, che la nave pescando molta acqua e non obbedendo al timone, la ciurma cercava poterla invertire per poter scampare la vita. Gli uomini del battello indicarono al Brigantino la rotta a tenere, poi adoperarono ogni mezzo perché potesse ridursi a Soverato, dove aiuti certo non sarebbero mancati, e prevennero l’equipaggio del pericolo al quale andava incontro la nave investendo sulla spiaggia di Montauro verso la quale essi la indirizzavano. Consigliarono l’equipaggio a qualunque costo, prima di trovarsi avvolti nelle onde frangenti, mentre la nave così correa il Battello rimase a contrastare lungamente con la burrasca e quasi si disperò potesse toccare la spiaggia. Agli sforzi dei remiganti arrise buona fortuna.

 Il Capitano Caminiti tornato a terra non smise il pensiero e l’audacia di salvare i pericolanti, e, nuovamente affidata una barca al mare corre a dar soccorso all’equipaggio del Brigantino prossimo ad andare a picco. In detta barca prendeva anche coraggiosamente posto ed incuorava i marinai il Sig. Potenzano Francesco Delegato di Porto e Brigadiere di Finanza del luogo, quantunque non sapesse nuotare. Riuscivano essi a trarre in salvo l’equipaggio dei Brigantino il quale finì col naufragare miseramente.

 L’abnegazione, l’audacia ed il valore del Capitano Caminiti in ispecie e del Brigadiere Potenzano Francesco e dei marinai Ciciarelli Francesco fu Antonio, Gualtieri Salvatore fu Domenico, Maida Vincenzo fu Antonio, Abbruzzo Saverio fu Antonio, De Mayo Catello fu Raffaele, Viscomi Salvatore di Francesco, tutti di Soverato; e Paolo e Gioacchino Musmeci di Marina di Acireale in Sicilia, residenti tutti in Soverato, meritano lodi e ricompensa; la Giunta, che pure fu testimone oculare di tanto eroismo, deve sentire altamente il dovere di additare questi generosi all’ammirazione ed alla emulazione del paese e far voti perché il governo del Re voglia ricompensarli giusta il R. Decreto 15 Aprile 1868 e N.4072.

 E la Giunta, facendo plauso alla nobile iniziativa del Sig. Sindaco Presidente riconoscendo perfettamente vera la relazione dell’accaduto, fa sua la proposta, ed unanimemente delibera farsi voti al Governo del Re, perché voglia prendere nella sua giusta considerazione l’azione de’ Sigg. Potenzano Francesco, Ciciarelli Francesco fu Antonio, Gualtieri Salvatore fu Domenico, Maida Vincenzo fu Antonio, Abbruzzo Saverio fu Antonio, De Mayo Catello fu Raffaele, Viscomi Salvatore di Francesco, tutti da Soverato; e Musmeci Paolo e Gioacchino, ed in particolare del Capitano Caminiti Rocco, i quali posero a certo rischio la propria vita, per salvare quella dei marinari del Brigantino Ellenico comandato dal Capitano Gulandrù.

 Previa lettura il verbale è stato confermato e sottoscritto. Il Presidente, VFerrigno; l’Assessore Anziano, GSangiuliano; il Segretario GDesinopoli.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *