Catanzaro vista Vesuvio?

ANTONIO MONTUORO

Antonio Montuoro

Ebbene sì, dal mese di aprile tutti i calabresi e i lettori di “Ulisse”, rivista ufficiale di Alitalia, sanno che Catanzaro è una delle poche città dalle quali è possibile osservare contemporaneamente, in alcune giornate limpide, “il mar Tirreno, il mar Ionio, le isole Eolie e, talvolta, anche il Vesuvio”.

Consente, insomma, all’occhio attento del visitatore – cielo permettendo, naturalmente –  di spaziare oltre i confini dell’immaginazione e di ammirare alcune delle più belle località turistiche del mar Tirreno, Vesuvio compreso. Il tutto senza rimuovere colline e distanze.

Questa magnifica visione i calabresi la devono allo spazio “Speciale Calabria”, pubblicato sul numero di aprile della rivista della nota compagnia aerea, a cura dell’Assessorato regionale al Turismo. Una vera “chicca” promozionale, direbbe qualcuno, se si esclude il fatto che quasi nulla di quanto pubblicato riguarda la città capoluogo. Tutto al più alcune affermazioni potrebbero andar bene solo per Tiriolo (“città tra i due mari” e isole Eolie). Ma il Vesuvio che ci azzecca? – direbbe qualcuno.

È chiaro, quindi, che il testo redatto dell’assessorato (ci auguriamo che non sia stato scritto da propri dirigenti) è frutto di una grave e approssimativa conoscenza dei luoghi.

Sulla vicenda che ha dell’incredibile soprattutto perché la pagina dedicata a Catanzaro viene proposta come uno speciale a cura dell’Assessorato al Turismo, nei giorni scorsi il dottor Antonio Montuoro, presidente dell’Associazione “Teura” ed ex sindaco di Tiriolo, ha indirizzato al presidente della giunta regionale una specifica nota, rimasta comunque ad oggi senza risposta.

“L’amore per questa terra, l’educazione familiare, la formazione politica e culturale, l’eticità e il civismo che caratterizzano il mio agire quotidiano, – scrive Montuoro a Oliverio – m’impongono di informarLa che sul numero di aprile di “Ulisse”, sono state pubblicate notizie in pillole sui beni paesaggistici, archeologici, ambientali, gastronomici della Calabria” del tutto inesatte e fuorvianti.

“A destare il mio stupore – continua il presidente di “Teura” – sono state le brevi note su Catanzaro. Stentavo a credere a quel che stavo leggendo su una rivista ufficiale presente su tutti i voli nazionali ed internazionali dell’Alitalia e, dunque, destinata alla visione di migliaia di persone. L’estensore delle note dimostra una sconcertante mancanza di conoscenza dei luoghi. È, infatti, da Tiriolo, castrum brettio a dominio dell’istmo tra i due golfi (il Nepetinico e lo Scilletinico) dei mari, che è possibile osservare contemporaneamente il mar Ionio e il Tirreno e, nei tramonti di incommensurabile bellezza, lo Stromboli, le altre isole Eolie e l’Etna. Ahimè, lo sguardo non riesce a spaziare fino al Vesuvio!”.

“L’augurio – aggiunge Vincenzo Ursini, presidente dell’Accademia dei Bronzi” – è di trovarci di fronte ad un “infortunio” redazionale, anche se ci piacerebbe conoscere il nome di chi ha redatto la scheda pubblicata. Cosa ben più grave sarebbe se queste informazioni, macroscopicamente inesatte, provenissero dalla struttura assessorile preposta a diffondere l’immagine positiva della nostra regione, così ricca di storia, tradizioni, cultura”.

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