No alle trivellazioni sulla costa soveratese. Commisso: “Dobbiamo valorizzare e non distruggere le nostre risorse ambientali”

Un momento dell'incontro al T.Monk
Un momento dell’incontro al T.Monk

Il candidato de L’Altra Calabria evidenzia i rischi per pesca, turismo, paesaggio e salute

Anche la costa soveratese inclusa nelle aree potenzialmente oggetto delle trivellazioni per cercare petrolio previste nel decreto del governo cosiddetto Sblocca Italia. Un’idea che non piace per niente al coordinamento Basso ionio dell’Altra Calabria, che nei giorni scorsi ha organizzato un incontro al T. Monk di Soverato per parlare di tutti i rischi che potrebbero interessare il comprensorio della perla dello ionio. Temi che stanno a cuore ai candidati della lista L’Altra Calabria che corre per le prossime regionali a sostegno di Domenico Gattuso, in gran parte presenti al T. Monk. “Le potenziali trivellazioni nel mar ionio contemplate nello Sblocca Italia avrebbero drammatiche ripercussioni sulla pesca, il turismo, il paesaggio, la salute nostra e delle generazioni future”, ha spiegato Salvatore Belfiore, portavoce regionale del movimento No Triv e referente regionale della lista. Un argomento, quello dell’autodeterminazione e della difesa del proprio territorio, ripreso anche da Annalucia Bonanni, aquilana, docente e attivista politica nei movimenti civici delle vittime del terremoto de L’Aquila. “Quella scossa così traumatica diede a molti di noi grandi energie per cominciare a costruire un modo nuovo di fare politica a partire dai bisogni reali delle persone”, ha raccontato Bonanni, evidenziando che con la lotta dal basso a difesa delle proprie risorse ambientali, con il coinvolgimento della comunità quando ci sono in gioco i diritti fondamentali alla salute e alla qualità della vita, si possono ottenere risultati politici concreti. I pericoli di inquinamento ambientale e depauperamento paesaggistico – senza peraltro grandi prospettive di contropartita economica dal momento che la maggior parte degli eventuali profitti andrebbe alle società petrolifere – sono state illustrate da Enzo di Salvatore, docente all’università di Teramo e co-fondatore del movimento nazionale No Triv. “Abbiamo deciso di sposare e sostenere questa battaglia a salvaguardia dei nostri mari e dei loro fondali, del loro immenso patrimonio e della loro importanza nella nostra economia che vive in gran parte di pesca e turismo”, ha osservato nel suo intervento Domenico Commisso, candidato soveratese nella lista L’Altra Calabria. “Vi piacerebbe vedere a pochi chilometri dall’arenile di Soverato e dei paesi limitrofi una mega piattaforma, con relativi rischi di inquinamento all’ambiente circostante, con trivelle enormi utili ad estrarre gas per i soliti interessi speculativi delle multinazionali del petrolio e del gas?”, ha chiesto Commisso “A noi no. Non è questa la nostra idea di sviluppo per i territori del basso jonio, che hanno altre priorità ed esigenze a partire dalla valorizzazione delle grandi risorse idriche e ambientali”, ha spiegato Commisso. “Bisogna puntare ad un piano energetico basato sul principio dei piccoli impianti – ha concluso il candidato – con energie rinnovabili pulite, che favoriscano gli interessi delle comunità locali e non quello degli speculatori, ricordando sempre che l’ambiente e la salute sono beni comuni che vengono prima degli interessi delle aziende”. L’Altra Calabria promuoverà insieme alla lista omologa dell’Emilia Romagna un ricorso di impugnazione del provvedimento governativo.

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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