Conti del Comune di Soverato: ecco il piano del super-consulente

Comune SoveratoLe cifre elaborate da Consolato Campolo, funzionario Ragioneria generale dello Stato, oggi al vaglio del consiglio comunale per l’approvazione del piano di riequilibrio che dovrebbe salvare la città dal dissesto.

Dopo un’estate passata rinchiuso al terzo piano del Comune per partecipare in prima persona alla monumentale faticaccia della ricognizione dei debiti dell’ente, il nuovo sindaco Ernesto Alecci è pronto per sottoporre ai consiglieri comunali e alla città il frutto della titanica impresa. Oggi in consiglio comunale sarà infatti discusso e approvato il piano di riequilibrio decennale che dovrebbe salvare la città da un dissesto che era già alle porte, in quanto dichiarato dalla Corte dei conti in due gradi di giudizio. Sabato mattina Alecci e la sua giunta hanno presentato ai consiglieri comunali, in una sorta di anteprima dell’assemblea di oggi pomeriggio, il documento redatto da Consolato Campolo, funzionario della Ragioneria dello stato che ha affiancato gli uffici nell’elaborazione del piano di riequilibrio. Un incontro nel quale cifre e tabelle sono state discusse con la minoranza, che da quanto è emerso è orientata a votare contro il piano, non si sa ancora se con una mozione unitaria o motivazioni separate. “Esistono incongruenze tecniche e carenze documentali che a nostro giudizio rendono non congruo questo piano di riequilibrio”, anticipa Pietro Curatola (capogruppo Euforia), riservandosi di entrare nel dettaglio nel suo intervento di oggi pomeriggio in aula.

Venendo al merito del piano, presentato dal sindaco Alecci come un’iniziativa importante per dare alla città una possibilità di salvarsi dal dissesto, dal momento che se ne ravvisano le condizioni, si registra innanzitutto una riduzione del debito complessivo da ripianare. Se il piano Taverniti prevedeva addirittura 12 milioni di euro di debito, scesi poi a circa 9 milioni con la Rizzo, la cifra di cui si discute ora, con il “piano Campolo”, sarebbe nell’ordine di circa 6 milioni di euro, derivanti da 2,6 milioni di disavanzo più 3,8 circa di fondo per passività potenziali. Nel nuovo piano si alleggerisce, ad esempio, il capito debiti fuori bilancio, che nel precedente piano ammontavano a 5 milioni. Degli 1,5 milioni esaminati, si dice infatti nel piano Alecci, quelli riconosciuti saranno onorati grazie alla liquidità ricevuta dalla Cassa depositi e prestiti. E gli oltre 3 milioni rimasti senza “copertura” nel piano Rizzo, tanto da attirare le bacchettate della Corte dei conti proprio su questo punto? L’incertezza che sembra ancora rimanere sui tre milioni potrebbe rappresentare uno dei punti ancora poco chiari anche di questo piano, come ritengono alcuni oppositori.

Oltre a un debito ridotto, il piano presenta una previsione di entrate pari a circa 11 milioni all’anno, stime positive per quanto riguarda il potenziamento di accertamento e riscossione dei tributi e infine la costituzione di un fondo per le passività potenziali derivanti da contenziosi ancora pendenti, che arriverà a 3,8 milioni di euro. Nel complesso, il documento punta su una riduzione progressiva delle spese, anche per pensionamenti del personale e spegnimento dei mutui in capo all’ente, con un ritmo invariato o in miglioramento delle entrate, e con previsioni più realistiche di introiti dalle alienazioni immobiliari, pari a 600 mila euro. L’insieme delle misure dovrebbe contribuire a un percorso virtuoso per conseguire avanzi di gestione strutturali, riducendo via via il disavanzo come già successo nel rendiconto 2013 rispetto al 2012. In corso, poi, la liquidazione dei debiti certi ed esigibili al 31 dicembre 2012 segnalati dalla Corte dei conti, che il sindaco con il suo staff sta procedendo a pagare grazie agli 11 milioni di prestito pubblico “paga-debiti” incassati a luglio. Se queste sono le direttrici, oggi in aula si conosceranno – salvo modifiche dell’ultima ora – anche gli ulteriori dettagli tecnici e le motivazioni politiche dell’operazione. L’amministrazione ci crede. La minoranza molto meno. E a pesare sul voto, forse, sarà anche il capitolo delle responsabilità erariali in caso di soccombenza del piano.

Teresa Pittelli

 

By Teresa

Giornalista, ora anche blogger, vive nei dintorni di Soverato con il marito Orlando e i due figli Viola e Luigi. Cerca di scrivere quello che di bello e di brutto succede nella sua terra, e conservare obiettività e serenità anche quando il contesto non aiuta.

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